Il Patriziato di Sonvico ha origine antica, e costituisce l’eredità morale e materiale della medievale “Vicinanza”, ossia della struttura che reggeva e amministrava la comunità e i suoi beni.
Il suo contributo alla comunità è sempre stato notevole, come dimostrano l’investimento di 52’000 franchi in azioni finalizzate alla costruzione della ferrovia a scartamento ridotto della Lugano-Cadro-Dino (LCD), nei primi anni del ‘900, e la costruzione della nuova Strada Circolare che da Pé d’Arla doveva unire Sonvico alla Val Colla nei due decenni successivi. Tale impegno prosegue rivolto al futuro, con particolare attenzione alla valorizzazione del territorio.
Sul territorio del Patriziato è possibile anche trovare un antico torchio piemontese a leva fra i più grandi e antichi del canton Ticino; restaurato nel 1983 dal comune, misura 10 metri di lunghezza e il peso si aggira attorno alle cinque tonnellate. Il macchinario serviva sia per la torchiatura delle vinacce sia per quella delle noci (per ottenere olio da pasto e da lume) ed è stato funzionante fino al dopoguerra.
Sul territorio del Patriziato di Sonvico è possibile trovare la Chiesa di San Martino, che risalente alla seconda metà del VII secolo, è una delle più antiche del Canton Ticino.
Il Patriziato di Sonvico si è occupato nel corso dei decenni di realizzare e mantenere una bellissima selva castanile. Composto solo da piante autoctone di puro di castagno, questo bosco presenta gli alberi in filari ben distanziati tra loro. In questo modo, il suolo riceve una quantità di luce sufficiente da poter sviluppare uno strato erbaceo, che in passato veniva adibito a pascolo. L’impegno nel risanare la selva non è ancora finito ed è per questo che il Patriziato ha avviato anche dei lavori di miglioramento della strada che porta nella zona dei lavori.
Sul territorio del Patriziato di Sonvico è presente un alpe con all’interno un caseificio. Intorno alla struttura sono presenti dei pascoli che ospitano numerose mucche scozzesi d’allevamento.
La Capanna Pairolo si trova ad un'altitudine di 1344 metri. Ubicata nella Val d'Usin, alta Valle del Cassarate, sopra Lugano, a circa 2 ore di marcia da Sonvico, 1 ora da Cimadera, 4 ore da Brè paese. Costruita nel 1940, l’edificio è poi stato ristrutturato nel 1975 con l’aggiunta di una nuova cucina. Il Patriziato di Sonvico continua ad occuparsi della struttura e di ciò che la circonda. L’intervento più recente è il rifacimento dell’impianto di smaltimento delle acque luride, che è stato recentemente implementato con un sistema di fitodepurazione dell’acqua.
È una delle più spettacolari riserve forestali del Cantone Ticino, un punto caldo di biodiversità. Nei ripidissimi prati secchi, sui pendii a balzi crescono moltissime piante, alcune delle quali in pericolo di estinzione: genziane, gladioli, gigli, l’aquilegia, ciclamini, sassifraghe, tutte strettamente protette. Il Patriziato di Sonvico ha dato – in collaborazione con il Patriziato di Villa Luganese – un grande contributo per la creazione della Riserva.
Il Patriziato di Sonvico si estende su una superficie di circa 700 ettari e si trova ai piedi dei Denti della Vecchia. Il territorio confina: a sud con Villa Luganese; a nord con Cimadera e Piandera; a ovest con il Comune di Capriasca; a est con la Valsolda (Italia). L’estensione è di ca. 5’697’329 m2, di cui 1’338’373 m2 di pascoli, 4’129’181 m2 di bosco, 15’466 m2 di acque, 16’235 m2 di sentieri, strade e piste forestali e 198’074 m2 di terreni incolti.
Albertini, Bassi, Bignasca, Campana, Castelli, Catella, Cerri, Fassora, Ferri, Ghiggia, Ghirlanda, Lepori, Lotti, Malfanti, Mazza, Meneghelli, Piazza, Polli, Sassi, Soldati, e Toscanelli.
La famiglia Solari è estinta.
Sito web: www.patriziatosonvico.ch